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[00:00:00] Speaker A: Unige Radio al Festival della Comunicazione 2025. Vi portiamo in viaggio verso il futuro dell'astrofisica con Marco Pallavicini, uno dei protagonisti internazionali della ricerca sulle onde gravitazionali. Con lui parliamo dell'Einstein Telescope, un gigantesco osservatorio sotterraneo di nuova generazione. Le onde gravitazionali hanno rivoluzionato la nostra visione dell'universo. In che modo l'Einstein Telescope rappresenta un salto di qualità rispetto agli strumenti già esistenti?
[00:00:28] Speaker B: L'Einstein Telescope migliorerà la sensibilità di circa 10 volte rispetto agli strumenti esistenti. Le onde gravitazionali sono state scoperte nel 2015. Sono oggi un campo nuovissimo. Come lei ha detto correttamente, stanno cambiando la nostra percezione dell'universo perché sono un modo nuovo di vedere i fenomeni fisici, in particolare possiamo studiare oggetti fisici che fino a 15 anni fa erano intrinsecamente inosservabili come i buchi neri, mentre oggi li possiamo vedere, con le onde gravitazionali li possiamo studiare.
e T, come lo chiamiamo, Einstein Telescope, è l'oggetto di prossima generazione. Gli attuali strumenti sono Virgo in Italia e Ligo negli Stati Uniti e c'è anche Cagra in Giappone ma non ha ancora la sensibilità per poter misurare.
E t farà dieci volte meglio. Dieci volte meglio vuol dire andare dieci volte più lontano, e andando dieci volte più lontano si osservano mille volte più eventi, perché il volume che si osserve è mille volte più grande. Quindi con E t passeremo da osservare circa un evento alla settimana, che è la situazione attuale con l'attuale strumentazione, a un evento ogni pochi minuti. E questo cambierà totalmente la nostra osservazione globale dell'universo Vi faccio dire, è impossibile dire che cosa si scoprirà, si scopriranno tantissime cose, si faranno misure fantastiche sui buchi neri, sulle stelle di neutroni, sulla cosmologia, su tanti aspetti dell'universo e sicuramente, perché la storia della fisica lo insegna, quando tu hai uno strumento completamente nuovo e completamente innovativo, poi le scoperte arrivano, quindi non faccio il profeta, faccio il fisico e quindi mi limito ad avere grandi aspettative, sono sicuro che sarà bellissimo.
[00:02:19] Speaker A: Il sito SOS Enatos in Sardegna è stato individuato come luogo ideale per ospitare il telescopio. Quali sono le caratteristiche che lo rendono unico e particolarmente adatto a un progetto di questa portata?
[00:02:30] Speaker B: Allora sì, noi abbiamo proposto la Sardegna, c'è una forte competizione europea quindi i risultati non sono scontati, ma noi siamo convinti che la Sardegna sia il sito migliore in Europa perché la misura delle onde gravitazionali, come ho raccontato nel mio intervento, richiede una straordinaria stabilità meccanica dello strumento. Gli specchi che misurano le onde gravitazionali devono stare fermi a livelli incredibili. E questo è possibile soltanto con tecnologie raffinatissime che ho descritto, ma anche avendo un luogo particolarmente silenzioso dal punto di vista sismico. La Sardegna, forse un po' sorprendentemente perché l'Italia è un paese molto sismico, ma la Sardegna no. La Sardegna in mezzo al Mediterraneo, dal punto di vista geologico, è nettamente distinta dal territorio insulare, penisolare, e quindi è uno dei luoghi meno sismici del mondo. La roccia in cui si potrà costruire T è una roccia particolarmente stabile, asciutta, priva di acqua, facile da scavare, un ottimo granito. Per cui, diciamo, ci sono tutte le caratteristiche geologiche e sismiche per fare uno strumento di altissimo profilo. La decisione, naturalmente, è anche di natura finanziaria e politica, quindi vedremo come andrà. Noi stiamo con grande convinzione proponendo questa candidatura. Nei prossimi anni si deciderà. Grazie mille. Grazie a te.